Per il quarto appuntamento di #confrontinaspettati protagonista del mese di maggio è I love shopping a New York scritto da Sophie Kinsella, pseudonimo della scrittrice Madeleine Wickham. Per noi si trasforma in I love shopping al MTD Vercelli.
Rebecca Bloomwood e lo shopping compulsivo
I love shopping a New York è il secondo libro di una fortunata serie di romanzi che raccontano la storia di Rebecca “Becky” Bloomwood, giovane ed entusiasta giornalista finanziaria. La vita di Becky procede splendidamente. È fidanzata con il ragazzo dei suoi sogni e lavora come esperta di finanza in una trasmissione televisiva. Nonostante il suo lavoro consiste nel dare consigli su spese e risparmi sicuri, Becky non riesce a tenere sotto controllo le sue finanze ed è sommersa dai debiti.
Il motivo? La sua irrefrenabile mania per lo shopping. Le vetrine dei negozi la attirano, la scritta “saldi” è un richiamo a cui non resiste. Ogni scusa è buona per acquistare l’ennesimo paio di scarpe o una nuova borsa per essere sempre alla moda. Al termine di ogni storia Becky deve trovare un modo per risanare le sue finanze e porre rimedio alle spese folli e incoscienti.
La precisione economica dei canonici vercellesi
A differenza di Becky, i canonici vercellesi avevano una cura maggiore delle loro finanze. Essi prendevano nota di ogni tipo di spesa fatta dal Capitolo nei Libri dei Conti. Attraverso questi libri della contabilità i canonici tenevano sotto controllo il loro patrimonio evitando di sprecare denaro come la protagonista di I love Shopping.
Nell’Archivio Capitolare sono conservati i documenti relativi alle entrate e alle uscite del Capitolo sin dal XVII secolo. Nel corso dei secoli i canonici hanno dovuto comperare ogni genere di bene. Dalle spese per granaglie, legumi, olio e legname all’acquisto di tessuti, oreficerie per la chiesa e libri per la Biblioteca Capitolare.
Curiosità
All’interno dei Libri dei Conti sono state annotate anche informazioni molto importanti per storici e studiosi. Molte sono le registrazioni riguardanti restauri di legature e quadri conservati ancora oggi nel Duomo di S. Eusebio. Come, ad esempio, la nota del pagamento di Cesare Lanino nel 1678, per aver aggiustato la cornice di un quadro in onore della parata per la festa di S. Eusebio.
I canonici vercellesi non avevano una smania di acquisti pari a quella di Becky Bloomwood in I love Shopping. Tuttavia i libri della contabilità aiutavano i canonici a fare acquisti più oculati, cosa che Becky non è mai riuscita a fare. Se avesse avuto un registro delle entrate e delle uscite, come i Libri dei Conti curati per anni dai canonici vercellesi, probabilmente la giovane donna avrebbe gestito meglio il suo denaro evitando di finire al lastrico.
Silvia Spagnoletti, volontaria SCN