
Sommerso. Coperto interamente dalle acque, o, più genericamente, da un liquido.
La definizione della Treccani di sommerso parla chiaro. Qualcosa che si trova immerso all’interno di un fluido, che lo avvolge e che non permette ad alcun fattore esterno di raggiungerlo.
Sommerso.
Proprio per l’efficacia comunicativa che esprime, questa parola è stata sfruttata in moltissimi ambiti. Per esempio, in economia il sommerso corrisponde metaforicamente a tutti i ricavi e alle attività economiche che sfuggono alla normativa fiscale. Il nero.
Il sommerso in Biblioteca Capitolare
Nel caso di una Biblioteca Capitolare come quella di Vercelli, il nero potrebbe corrispondere a tutto quel materiale (documenti, pergamene, miniature, codici…) di cui non si conosce né la provenienza, né la datazione, né l’autore o il titolo. Insomma, non si conosce l’identità del libro. E forse non si potrà mai sapere.
Google Books
La funzione originaria delle grandi biblioteche, si pensi alla Biblioteca di Alessandria d’Egitto che già nel III secolo contava 400 mila volumi, era quella di raccogliere codici e pergamene in modo che non svanissero nel nulla. In questo modo i tesori del passato, anche quelli raccolti e conservati nei secoli dalla Biblioteca Capitolare di Vercelli, sono potuti giungere fino a noi.
Così come le Biblioteche antiche ebbero il compito di trasmettere il sapere – spesso tramite una serie di barriere all’ingresso difficilmente superabili – oggi Google Books sta facendo un lavoro di digitalizzazione pantagruelico. Eppure, delle miliardi e miliardi di pagine che sono state scritte nel corso dei secoli, soltanto una percentuale irrisoria si può effettivamente trovare online.
Quando il sommerso… emerge?
Posti chiusi, asettici, umidi, spesso pieni di topi e di ragnatele. Soltanto il bibliotecario e pochi altri avevano l’autorizzazione ad accedere non solo agli scaffali, ma ai libri stessi. Non esistevano le sale di consultazione, senza contare che l’Inquisizione aveva il brutto vizio di far fuori tutti i libri scomodi e devianti dalla dottrina – o presunta tale.
Queste erano le biblioteche nel Medioevo.
La tendenza ad una maggiore apertura alla consultazione di libri – accessibili a chiunque – e ai codici – spesso soltanto agli studiosi – è sintomo di un passo avanti della civiltà.
Una civiltà moderna è una civiltà che apre le porte alla lettura, una civiltà in cui vige il principio di libertà di consultazione.
Contenuti e non solo
Il sommerso è sempre e comunque inaspettato.
Non si sa mai quando, come e cosa potrebbe saltare fuori da una biblioteca. Quali stupende miniature potrebbero nascondere le legature rovinate di qualche codice all’apparenza innocuo? E quali scritti rivoluzionari potrebbero emergere da uno studio approfondito delle pagine di un manoscritto inedito?
Si pensi che proprio a Vercelli è stato ritrovato un testo, il codice CXVII, che costituisce una delle più importanti testimonianze scritte dell’inglese arcaico. Il Vercelli Book.
Ma il sommerso non riguarda solamente gli scritti.
Aprendo un codice medievale, si potrebbe casualmente inciampare in una coloratissima pagina interamente miniata, piuttosto che in un incipit decorato da un capolettera d’orato. O in una stupenda iconografia di Cristo.
Una giornata di riprese
Nella rovente ed afosissima giornata di venerdì 13 luglio 2018 ,in occasione di una serie di riprese video, abbiamo cercato di scovare tutti quei tesori sommersi, quel “nero”, che Biblioteca e Archivio Capitolare hanno da offrire. La luminosa galleria del Museo del Tesoro del Duomo faceva al caso nostro per ospitare sui suoi tavoli il codice CXXVI, i fogli sciolti del codice C con le sue miniature, il codice V, il codice LXXXIII e molti altri ancora.
Insieme al fotografo dell’agenzia Giusti Eventi, Paolo Saglia, abbiamo cercato di mostrare le differenze tra ieri e oggi.
Medioevo VS Today
Come sfogliano le pagine di un manoscritto antico? Con o senza guanti?
Il lato pelo e il lato carne di una pergamena.
La mise en page. L’antesignano delle guide e dei righelli che oggi il graphic designer utilizza come strumento di base per tutti i suoi lavori.
La rubricatura.
Le stupende miniature e i capilettera miniati dei moltissimi manoscritti.
Questo, oltre agli interventi del direttore del Museo del Tesoro del Duomo, Timoty Leonardi e di Maurizio Audone, responsabile artistico di Adverteasing, sarà oggetto del prossimo video.
Ci sono occasioni in cui il sommerso viene a galla. Stay tuned!
Paolo Colombo