L’opera è formata da sette formelle di bronzo fuso in cera persa disposte verticalmente, ma separatamente. Ogni formella è costituita da un altorilievo posto all’interno di una cornice, sempre parte della fusione. Alcuni dettagli a rilievo sono impreziositi da doratura.

Le sette formelle di bronzo fuso in cera persa costituiscono un’opera unitaria che risente delle influenze delle civiltà Maya e Inca dell’America Latina, care all’autore. Questo legame si ritrova nel primitivo nome delle formelle: Bronzi Archimaya, espresso nel gusto decorativo geometrico e stilizzato. La tecnica utilizzata è quella della sovrapposizione strato su strato, volutamente imperfetta e scontornata.

L’unione delle sette lettere attribuite alle formelle rimanda al Vangelo di Giovanni: il titolo dell’opera è, infatti, l’acronimo di Ecce Homo! Os Non Comminuetis Ex eO.

L’opera è stata donata alla Fondazione Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare con atto notarile del 16 luglio 2008, dopo essere stata protagonista del progetto Il Cammino di un Uomo, percorso ed esposizione a cura di Elisabetta Dellavalle, organizzato in rete con il Museo Borgogna e il Museo Leone di Vercelli.

Dati dell'opera

Soggetto: EHONCEO
Autore o ambito di produzione: Giorgio Sambonet (1924-2015)
Datazione: 1974

Misure, materia e tecnica

43 x 37 cm (ogni formella); bronzo fuso in cera persa, in parte dorato

Bibliografia generale

Giorgio Sambonet il Cammino di un Uomo, a cura di E. Dellavalle, Vercelli, 2008.