
Testimoni di rapporti internazionali
Tra gli oggetti conservati al Museo del Tesoro del Duomo vi sono tre bacili in bronzo. Due narrano le storie di San Tommaso in India, mentre il terzo raffigura le personificazioni dei Vizi. Tutti sono decorati ad incisione e risalgono alla metà del XII secolo.
La critica aveva da sempre attribuito queste suppellettili al cardinale Guala Bicchieri, ma recentemente si è scoperto il loro effettivo proprietario. Nei documenti dell’Archivio Capitolare di Vercelli sono citati “duo ciminilia de opere teutonico” tra i beni del canonico Guglielmo di Moncrivello, morto a Vercelli nel 1235. Gli oggetti appartengono ad una particolare tipologia di manufatti prodotti in area tedesca, utilizzati forse durante alcuni riti liturgici in ambito monastico femminile e decorati con figure allegoriche di Vizi e Virtù o vite dei santi.
La loro presenza a Vercelli, dovuta ad un personaggio oggi poco conosciuto, rafforza l’importanza di Vercelli in epoca medievale come crocevia artistico e culturali, di uomini che, seppur ad oggi persi tra le pieghe della storia, hanno giocato un ruolo di rilievo nei legami internazionali dell’epoca.
I tre oggetti sono stati presentati nel 2014 ad un convegno internazionale in Belgio. In questa occasioni sono stati resi noti non solo i nuovi dati documentari, ma anche le ricerche inedite sulle tecniche di esecuzione, offrendo così l’opportunità agli studiosi di conoscere queste particolari suppellettili ed avere un confronto sempre più crescente.