Uovo dopo uovo, arriva la primavera…. Ne parleremo in Museo sabato 16 marzo 2024, alle 16, durante il laboratorio Aspettando la Pasqua con la danza delle uova.
Al principio, era un uovo?!
Di cioccolato o di gallina, a noi le uova piacciono tutte. Ma vi siete mai chiesti perché si donano le uova a Pasqua? E soprattutto, come mai festeggiamo la Pasqua in primavera?
Ovvio, la Pasqua è uno degli appuntamenti più importanti dell’anno liturgico. Ma oltre alla Resurrezione si festeggia, nello stesso periodo, anche l’Equinozio di Primavera. La parola equinozio deriva dal latino aequĭnoctĭum, e significa “notte uguale (al giorno)”, infatti l’equinozio di primavera è quel giorno dell’anno in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata.
L’equinozio di primavera si verifica nel mese di Marzo, per l’emisfero Nord, ovvero quello Boreale, ma attenzione a non fissare una data precisa. Si tende a celebrare l’inizio della primavera il 21 Marzo. Tuttavia sarebbe meglio festeggiare l’equinozio nel lasso di tempo che intercorre tra il 19 e il 21 Marzo. Ad esempio quest’anno l’inizio della primavera è previsto per il 20 di Marzo.
Miti, leggende e rinascite
L’Equinozio di Primavera segna la rinascita della Natura dopo la stagione invernale. E’ l’inizio della metà chiara dell’anno, quando le ore di luce sono maggiori rispetto a quelle di buio; ed è forse per questo che la primavera viene associata a temi come la fertilità, la resurrezione e inizio. Tutti temi che ritornano, in una miriade di culture. In quella cristiana si festeggia la resurrezione di Gesù dal sepolcro, celebrata nella prima domenica che segue il plenilunio dell’equinozio di primavera. Anche l’Annunciazione, secondo la tradizione Cristiana, si è svolta durante l’equinozio di primavera, ovvero nove mesi prima della nascita di Gesù (25 dicembre).
Altre culture associano l’idea ed il concetto di sacrificio a cui segue una rinascita. Ad esempio il Mito di Adone, nato dalla corteccia della madre Mirra, trasformata poi in arbusto. Adone diventa un giovane di eccezionale bellezza con la passione per la caccia. A un certo punto, però, Amore ferisce accidentalmente, con una sua freccia, la dea Afrodite (la dea romana Venere), che si innamora perdutamente di Adone. Quest’ultimo, durante una caccia al cinghiale, viene ferito a morte dall’animale inferocito. Venere soccorre subito l’amato, ma è troppo tardi: il sangue di Adone si trasforma in fiori rossi come l’anemone. Commosso dal dolore di Afrodite, Zeus concede ad Adone di vivere quattro mesi nell’Ade, quattro mesi sulla terra con la sua amata e quattro mesi dove preferisce. Questo mito greco era celebrato dopo l’equinozio di primavera ed in occasione della festa i semi piantati in vasi venivano innaffiati con acqua calda affinché crescessero rapidamente nei cosiddetti ‘giardini di Adone’. Molti semi però appassivano e per invocare la pioggia su questi semi, le donne piangevano Adone attraverso lamenti rituali.
Omne vivum ex ovo
Ma vi siete mai chiesti perché si donano le uova a Pasqua? Le uova erano donate durante gli equinozi di Primavera fin dai tempi antichi, sia tra gli Egizi sia tra i Romani. Anche i cristiani donavano uova di gallina ai propri affetti come simbolo di fertilità e rinascita, poiché la forma ovale dell’uovo simboleggia, tra le altre cose, l’infinito del cosmo.
L’usanza però di donare un uovo di cioccolato si diffuse solo nel Settecento, alla corte del Re di Francia Luigi XIV, il quale chiese al suo chocolatier di fiducia, David Chaillou, di realizzare uova di cioccolato da donare ai sudditi della corte. In Russia all’uovo di cioccolata è stata aggiunta la sorpresa. Infatti fu al gioielliere e orafo Peter Carl Fabergé, che lo zar Alessandro III diede l’incarico nel 1887 di creare un uovo di Pasqua eccezionale da regalare alla zarina Marija Fëdorovna. Al suo interno, per l’occasione, fu nascosto un gioiello molto prezioso.
La danza delle uova
La danza delle uova invece è una tradizione medievale. Ampiamente documentata in dipinti antichi e testimonianze scritte in tutta Europa, la regola è danzare tra una serie di uova sparse sul pavimento, senza danneggiarle.
Echi di questa danza si conservano nell’espressione inglese “Walk on Eggs”, che corrisponde anche al proverbio italiano “camminare sulle uova”, quando si vuole indicare una situazione complessa da condurre con estrema cautela.
Una variante della danza è quella in cui il danzatore utilizza un uovo, una ciotola e un cerchio disegnato con il gesso sul pavimento. Per ballare al ritmo della melodia suonata, il danzatore deve muovere con attenzione l’uovo con i piedi, posizionando quest’ultimo all’interno del cerchio e girando la ciotola per coprirlo.
In Borgogna la danza delle uova era una prova di compatibilità prematrimoniale. Un centinaio di uova venivano sparse per terra e la giovane coppia doveva ballare tra queste tenendosi per mano Se al termine della danza tutte le uova erano ancora intatte i due giovani si potevano considerare fidanzati e nessun genitore poteva opporsi al fidanzamento.
Sembra che questo ballo abbia avuto luogo anche in occasione delle celebrazioni pasquali a Bresse nel 1498: Filiberto II di Savoia, detto “il bello” e Margherita d’Austria (poco più che ventenne) riuscirono a conseguire la danza con successo. Purtroppo l’esito non portò la fortuna sperata, poiché Filiberto morì pochi anni dopo all’età di 24 anni, lasciando la coppia senza figli.
La danza in MTD
Dopo questa rapida panoramica storica, adatta più ai genitori che ai bambini, state sereni! Sabato 16 Marzo 2024 abbiamo organizzato un pomeriggio di giochi pasquali, per riprendere qualche usanza legata alla Pasqua e per divertire i bambini con qualche gioco fuori dalle righe, o dalle uova.
Vi aspettiamo quindi in Museo alle 16 per l’evento Aspettando la Pasqua con la danza delle uova, laboratorio didattico dedicato alla creazione di conigli pasquali indaffarati e in corsa contro il tempo per la Pasqua imminente!
Tanti giochi, ma soprattutto per augurarci una buona Pasqua, danzeremo tutti insieme la danza delle uova! sperando ci porti fortuna!
Il laboratorio è dedicato alle famiglie con bambini dai 4 ai 10 anni. E’prevista una quota di iscrizione di €5 per nucleo famigliare ed è necessaria la prenotazione entro giovedì 14 marzo, scrivendo alla mail info@tesorodelduomovc.it, oppure chiamando il 331 8083903 (anche WhatsApp).
E mentre decidete se approfondire le tematiche pasquali o iscrivervi al laboratorio, vi auguriamo buon Equinozio di Primavera!
Micol e Martina