La ‘festa dei folli’ arriva al Museo del Tesoro del Duomo. Danze, banchetti, doni e festeggiamenti di ogni tipo sono d’obbligo per garantire salute, ricchezza e felicità.
Aspettando Carnevale, FESTUM STULTORUM
Sabato 3 febbraio, alle 15.30, vi aspettiamo in Museo con i vostri bambini per celebrare insieme l’arrivo della festa dei folli.
Per questa occasione abbiamo organizzato un laboratorio didattico dedicato alla creazione di maschere carnevalesche, giochi e farse teatrali. Il laboratorio è dedicato alle famiglie con bambini dai 4 ai 12 anni.
Il Carnevale è una festa che trova le sue radici nel Medioevo, come tentativo della chiesa di eliminare le feste baccanali tipiche della tradizione romana. Conseguenza del cambiamento della festa delle Calende di gennaio, fu affidata al gruppo più esuberante dell’ordine ecclesiastico, i suddiaconi, ovvero i giovani prossimi a diventare chierici. Ai tempi il Carnevale era chiamato Festum Stultorum, la festa dei folli, che si svolgeva proprio con il tipico rovesciamento carnevalesco, attraverso comportamenti assurdi, con canti e balli in chiesa. Inoltre, si assisteva a banchetti, parodie religiose, si indossavano i vestiti al contrario e si bruciavano le suole delle scarpe al posto dell’incenso.
A Carnevale ogni scherzo vale?
Il rovesciamento dell’ordine, tipico delle feste di passaggio, simboleggiava e corrispondeva al famoso detto evangelico gli ultimi saranno i primi. Così, seguendo un principio cristiano antico e importante, si permetteva una breve esperienza del disordine per giustificare l’ordine e il rigore della legge. Inoltre, la festa apparteneva a quei giorni di vacanza che venivano già al tempo concessi ai giovani ecclesiastici, i cosiddetti dies ad ludendum.
Nata come festa per uomini e ragazzi, tra i 15 ed i 25 anni, si estese anche all’infanzia. L’unione di queste due fasce d’età diverse avvenne perché i ‘folli’ ebbero problemi di esuberanza con i festeggiamenti e si aggregarono quindi agli ‘Innocenti’, la cui cerimonia era festeggiata solitamente il 28 dicembre dove i santi Innocenti riconoscevano i bambini fatti uccidere da Erode.
Bambini e folli avevano in comune il fatto di essere ‘privi di ragione’, motivo per cui il loro comportamento era giustificato e non poteva essere colpevole. Carnevale, quindi, non è né considerata una festa pagana né una festa cristiana. Anzi per i teologi esiste un terzo genere di attività che non è contraria alla fede e viene sfogata attraverso il gioco, lo scherzo e il teatro.
Il Carnevale di ieri e di oggi
“Oggi la follia diventa un ordine e possiamo fare l’impossibile!”
(Il Gobbo di Notre Dame)
E se vi siete immaginati il Carnevale con i festeggiamenti in piazza con Quasimodo, non siete molto distanti dall’idea che si aveva un tempo. Infatti, nell’ultimo atto della festa, si incarnava letteralmente il Carnevale. Veniva nominato ed eletto un re dei folli, il quale era accusato, per gioco, di essere la causa di tutte le malefatte e i disordini avvenuti in quel periodo. Così il re subiva un finto processo, redigeva un finto testamento, rilasciava una falsa confessione dei suoi peccati e infine veniva giustiziato, con tanto di onoranze funebri! Ma tranquilli…solitamente sul rogo finiva o un maiale, da fare arrosto e mangiare per l’ultima volta, in quanto era pasto grasso e abbondante – prima del digiuno quaresima – , o veniva fatto bruciare un fantoccio.
Oggi, tuttavia, permane l’usanza del rogo del babaciu. Come non ricordare infatti ciò che avviene il martedì di Carnevale in piazza a Santhià? Il Carnevale storico di Santhià, che è uno dei più antichi del Piemonte, ripropone questa usanza ogni anno.
Ma torniamo a noi: le coordinate
Sabato 3 febbraio non bruceremo nessun fantoccio. Riprenderemo però un pò le fila degli antichi Carnevali, con un laboratorio di creazione di personaggi e maschere. Insieme poi faremo un pò di laboratorio di teatro, per giocare con l’arte e la fantasia dei bambini.
Appuntamento quindi in Piazza Alessandro D’Angennes 5, alle 15.30.
Il laboratorio è su prenotazione entro il 1 febbraio. E’ prevista una quota di iscrizione di € 5 (per nucleo famigliare).
Per prenotarvi e per maggiori informazioni potete scrivere alla mail info@tesorodelduomovc.it oppure chiamare il 331 8083903 (anche WhatsApp).
Vi aspettiamo!
Micol e Martina