Tra i quattro esemplari presenti tra Vercelli, Pavia, Milano e Casale Monferrato, il Crocifisso monumentale della Cattedrale di S. Eusebio di Vercelli è certamente il più prezioso, sia dal punto di vista iconografico sia per i materiali utilizzati.
Realizzato in sottile lamina d’argento sbalzata e in parte dorata, Cristo trionfa sulla morte e si mostra in tutta la sua grandezza di re, con una vera corona impreziosita di filigrane dorate e pietre preziose. Le figure di Maria e S. Giovanni Evangelista sono poste ai lati estremi delle braccia a ricordare, con il loro atteggiamento dolente, l’estremo sacrificio compiuto da Cristo.
A volere il Crocifisso fu il vescovo Leone (998-1026) che lo fece realizzare proprio all’inizio del millennio quale simbolo della potente e florida diocesi vercellese, la più antica del Piemonte. Oggi, a seguito del restauro dopo l’atto vandalico del 1983, il Crocifisso si staglia nuovamente al centro della navata maggiore della Cattedrale, ma il suo originale riempimento in legno, cocciopesto, colofonia e cera d’api è stato musealizzato e si conserva nella prima sala del Museo del Tesoro del Duomo.