
Ehonceo
L’arte contemporanea indaga molteplici aspetti dell’animo umano e l’opera Ehonceo è il risultato del cammino di Giorgio Sambonet, artista vercellese scomparso nell’ottobre 2015.
Sette formelle in bronzo fuso a cera persa formano un’opera unitaria, influenzata dalle civiltà dell’America Latina Inca e Maya. Forte è il gusto decorativo geometrico e stilizzato. Ogni formella rimanda ad una lettera dell’acronimo Ehonceo: Ecce Homo! Os Non Comminuetis Ex eO. Questa frase è liberamente ispirata dal Vangelo di Giovanni che l’artista interpreta in maniera profondamente personale e spirituale. La sua riflessione scaturisce dal sacrificio di Cristo, Uomo tra gli uomini. Sambonet non si è mai definito credente, ma alla ricerca, pur non discostandosi mai dalla figura di Cristo.
Giorgio Sambonet e il suo cammino
Giorgio Sambonet ha espresso i suoi pensieri con metallo e tempere, creando opere scultoree e pittoriche. Ha saputo anche usare con maestria inchiostri e parole per raccontare attraverso la poesia riflessioni e sentimenti legati a molteplici aspetti della vita e dell’animo umano. Per concretizzare il suo cammino, l’amore per la sua città ed esprimere il suo percorso personale e artistico, in occasione dei suoi 83 anni, il 26 aprile 2007, Giorgio Sambonet organizza una mostra antologia al Salone Dugentesco di Vercelli dal titolo “La lavagna di Sambonet”, racchiusa in un video con intervista all’artista.
L’opera Ehonceo fa parte di un progetto più ampio frutto del lavoro di valorizzazione di Elisabetta Dellavalle, insegnante ma anche riferimento culturale indiscusso della città. Nel 2007 si costituisce da un allestimento temporaneo di opere esposte dall’artista ai Musei vercellesi Borgogna, Leone e Tesoro del Duomo. Grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli e alla generosità dell’artista, alcune opere sono entrate a far parte del patrimonio dei musei, dalla primavera del 2008. Nel maggio 2015, l’opera Ehonceo è stata definitivamente collocata nel percorso del Museo del Tesoro del Duomo, inaugurando così la nuova sezione scultorea.
La presenza dell’opera di Sambonet è un modo concreto per trasmettere al futuro i pensieri e le emozioni di un grande vercellese.