
Il modo migliore per inaugurare una mostra sul primo serious game della Fondazione non poteva che essere un gioco di ruolo, ideato da Lorenzo Tricella, operatore volontario di Servizio Civile, in collaborazione con l’associazione Stanza dei Sogni di Vercelli.
Gioco o son desto?
Un gioco di ruolo è un gioco in cui i partecipanti fingono di essere qualcun altro. Un espediente per catapultare se stessi in mondi lontani, paralleli, fantascientifici oppure semplicemente fantastici. Un GdR cartaceo, come quello che si terrà in Museo, è il perfetto equilibrio tra un gioco di società da tavolo, una rappresentazione teatrale improvvisata e un esercizio di scrittura creativa da parte del suo ideatore.
Il nostro Dungeon master, ossia il conduttore, sarà Lorenzo, operatore volontario di Servizio Civile che, per conclude in bellezza il suo anno in Museo, unisce due passioni: i giochi di ruolo e la cultura. Sarà lui il master, la figura imparziale che narra gli eventi e stabilisce, attraverso regole precise e lanci di dadi, se le azioni dei partecipanti sono o non sono vincenti. Riuniti intorno ad un tavolo i giocatori interpretano personaggi di fantasia, cimentandosi in varie avventure.
Gioco o imparo?
Il gioco di ruolo cartaceo non prevede vincitori o perdenti: non c’è competizione tra i giocatori. Lo scopo è vivere un’avventura, assaporare il gusto del rischio, vedere i propri personaggi migliorare col tempo e godere dello stesso piacere che si prova nel leggere un libro avvincente o nel guardare un film. Ma il finale è tutt’altro che già scritto: nei giochi di ruolo cartacei tutto ha inizio con un canovaccio che i giocatori possono stravolgere in qualsiasi momento, grazie alle azioni combinate dei personaggi che interpretano.
Il valore aggiunto di questo specifico gioco, che prenderà vita in Museo, è che la traccia parte dalla storia reale di Vercelli e dalle opere del Tesoro del Capitolo che fin dal medioevo hanno solleticato la curiosità e l’interesse di grandi personaggi realmente vissuti.
Gioco con licenza di narrazione
Tutto avrà inizio con Leone, vescovo di Vercelli tra il 998 e il 1026. Ai giocatori l’arduo compito di destreggiarsi tra intrighi di palazzo e combattimenti all’ultimo sangue per recuperare un importante manufatto indispensabile per la salvezza della Città. Attenzione però, la Vercelli in cui si ritroveranno catapultati i giocatori non sarà come la nostra cara città, ma in una versione con qualche libertà narrativa. Restano però imprescindibili alcuni contenuti che metteranno in luce opere e manoscritti custoditi dalla Fondazione.
Gioco per un gioco
L’evento è organizzato in occasione dell’apertura di The Vercelli Book Saga. La mostra. L’esposizione, visitabile nel percorso permanente del Museo fino al 12 agosto, è legata al videogioco Hwaet! The Vercelli Book Saga e mostrerà al pubblico i disegni originali realizzati da Andrea Capone e Matteo Capobianco (Ufocinque). Alcuni di questi studi grafici saranno anche ri-declinati nel gioco di ruolo, assumendo caratteri e peculiarità diverse rispetto a quelle di Hwæt, in una narrazione decisa nel corso della seduta dai partecipanti stessi.
Le coordinate
Il Vescovo, il guerriero e la strega. GdR al Museo del Tesoro del Duomo è organizzato in collaborazione con l’associazione Stanza dei Sogni, attiva sul territorio per la diffusione del gioco intelligente.
La quota di iscrizione per partecipare all’evento è di € 5, gratuita per i membri dell’associazione.
L’attività è rivolta a giocatori tra i 14 e i 99+ anni ed è su prenotazione chiamando lo 016151650 oppure scrivendo alla mail info@tesorodelduomovc.it.