
Il mio anno a servizio della cultura presso il Museo del Tesoro del Duomo è giunto alla fine. Questa è stata la mia sede in qualità di volontaria del Servizio Civile Nazionale, nell’ambito del progetto La cultura che non ti aspetti, ho conosciuto una realtà nuova, vivace e stimolante.
In quest’anno ho seguito molti progetti, uno particolarmente stimolante: #confrontinaspettati. Insieme ai volontari impiegati presso il Museo Borgogna, il Museo Leone, il MAC – Museo Archeologico della Città di Vercelli, la Biblioteca Civica di Vercelli e la Biblioteca Civica di Santhià, ogni mese un’opera del Museo è diventata oggetto di confronto con un testo letterario. Il progetto mi ha permesso di conoscere meglio le collezioni del Museo e della Biblioteca e di mettermi alla prova con la visita finale.
Ma cosa vuol dire fare Servizio Civile al Museo del Tesoro del Duomo?
O meglio, cosa vuol dire essere un volontario di Servizio Civile?
Sono queste le domande che mi sono state poste molto spesso durante l’anno. Inizialmente era difficile dare una risposta. Adesso posso dire che essere un volontario di Servizio Civile significa fare molte esperienze. Essere volontario di Servizio Civile al Museo del Tesoro del Duomo vuol dire provare molte esperienze in un ambiente articolato. Questa particolare sede infatti comprende non solo il Museo ma anche la Biblioteca e l’Archivio Capitolare e queste tre realtà sono oggetto di valorizzazione continua.
Perciò, non si tratta solo di condurre visite guidate o staccare il biglietto per i visitatori. Essere volontario del Servizio Civile in Museo comporta collaborare attivamente con il personale: per i laboratori didattici, gli eventi e i workshop. Allo stesso tempo, attraverso la Biblioteca, consente di dare un’occhiata ad un mondo parallelo e complementare, popolato da studiosi provenienti da tutto il mondo.
Il Servizio Civile non è un’esperienza “tappa buchi”
Non si sceglie il Servizio Civile perché il lavoro scarseggia o si è in attesa di ricominciare gli studi tra una laurea e l’altra. Non è un’esperienza da prendere alla leggera o da svolgere passivamente.
Il Servizio Civile è, piuttosto, un’occasione per mettere alla prova le proprie capacità e affacciarsi al mondo del lavoro. Certo, come per ogni cosa, anche il Servizio Civile ha i suoi alti e bassi. Il fatto di non avere alcuna preparazione in ambito artistico e museale mi ha reso, almeno all’inizio, piuttosto insicura. Ciononostante ho potuto mettere a frutto i miei studi di lettere e editoria ed approfondito le mie conoscenze nel campo della comunicazione social e della pubblicità.
E adesso?
Termino il mio anno di Servizio Civile con un bagaglio di esperienze e conoscenze più ampio. Con una maggiore consapevolezza di me stessa e delle mie capacità rispetto a quando sono arrivata. Per tutto questo, devo ringraziare la “olp” – operatrice locale di progetto – Silvia, Sara e Timoty, che mi hanno aiutato in ogni occasione e da cui ho imparato davvero tanto.
Da qui in poi… chissà!
Silvia Spagnoletti