Rinascere dal dolore: l’iniziativa di AMEI
Conservare la memoria del passato per vivere il proprio tempo, le sue contraddizioni e le nuove sfide. È questo il messaggio affidato all’opera commissionata da AMEI (Associazione Musei Ecclesiastici Italiani) per la Casa Museo Puglisi di Palermo. Un’iniziativa corale, condivisa e promossa da tutta l’Associazione. Lo scopo è di porre l’accento sul ruolo dei musei ecclesiastici come attivatori di sviluppo, luoghi di dialogo e inclusione sociale, dove formare una coscienza morale, civile e intellettuale. I musei dell’AMEI hanno voluto porsi come committenti d’eccezione per rendere onore al sacrificio del Beato Puglisi, martire moderno e riflesso di una piaga sociale con la quale anche l’arte deve combattere. L’iniziativa Rinascere dal dolore è simbolo del legame tra le realtà museali ecclesiastiche italiane e del loro percorso in rete finalizzato alla valorizzazione di un patrimonio per troppo tempo lontano dal pubblico.
L’opera passa attraverso l’Italia, come una sorta di testimone, di museo in museo per attestare la comune volontà di accogliere questa nuova sfida. Musei del Nord, del Centro e del Sud, ciascuno con caratteristiche diverse quanto a dimensione, sede, collezioni, faranno da polo aggregatore anche per gli altri musei ecclesiastici del territorio. Perché chi ospita lo fa a nome di tutti, a nome di AMEI.
Chi era don Giuseppe Puglisi?
Don Giuseppe Puglisi era parroco a Palermo. Ha speso tutta la sua vita per tirare fuori i ragazzi dalla strada, le prime vittime della Mafia. A loro insegnava che la vera forza si dimostra nell’uso della parola e con il rispetto reciproco, non nella violenza. Questo dava fastidio alla Mafia. Il giorno del suo 56° compleanno davanti alla sua chiesa viene ucciso con un colpo di pistola alla nuca. Uno degli aguzzini, pentito, testimonierà che le sue ultime parole furono, sorridendo: “me lo aspettavo”.
L’artista: Claudio Parmiggiani
Claudio Parmiggiani nasce a Luzzara, vicino Reggio Emilia, nel 1943. Formatosi all’Istituto Belle Arti di Modena, frequenta lo studio di Giorgio Morandi. Dagli anni ’60 ha inizio la sua carriera che lo porterà tra i principali artisti italiani sulla scena contemporanea. Dagli anni ‘90 espone in tutto il mondo: Parigi (Centre George Pompidou); Darmstadt (Germania); Galleria d’Arte Moderna di Praga; al MAMCO di Ginevra; più volte alla Biennale di Venezia.
Diverse sue opere approfondiscono il discorso di una togliere dalla loro cornice quotidiani vari oggetti, mettere in dubbio il loro senso per abbracciarne di più profondi, di luogo e di tempo.
L’opera creata per AMEI è senza titolo. Muta. Non vuole essere solo un’evocazione del momento più forte dell’assassinio di don Puglisi, ma di tutti i crimini della Mafia. Un dolore nero, come la cronaca che ogni giorno riempi i giornali e telegiornali e che continua purtroppo ad essere attuale. L’opera è icona di una lacerazione. Ma una lacerazione che lascia uno spiraglio di luce, attraverso i vetri neri. Rinascere dal dolore. Nel ricordare il dramma di don Puglisi, si deve tenere insieme i vetri rotti, guardare al futuro. Cosicché quel vetro possa tornare a riflettere le luci e i colori del mondo.
Al Museo del Tesoro del Duomo
L’opera tocca anche il Piemonte: dal 18 al 25 maggio sarà ospite al Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli, che rappresenterà in maniera simbolica tutti i musei piemontesi. Verrà presentata al pubblico giovedì 18 maggio alle ore 12, in presenza dell’Arcivescovo di Vercelli, mons. Marco Arnolfo.
Durante il periodo dell’esposizione, il Museo sarà eccezionalmente aperto tutti i giorni (eccetto lunedì 22 maggio) dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, con visite guidate all’opera (ore 10 e 15), comprese nel costo del biglietto e senza necessità di prenotazione. Inoltre, sono previste visite speciali per scuole di ogni ordine e grado, su prenotazione, anche fuori dagli orari di apertura.
Per approfondire la figura dell’artista e dell’opera, sabato 20 maggio, alle ore 17, padre Andrea Dall’Asta SJ, direttore della Galleria San Fedele di Milano, terrà una conferenza dal titolo Claudio Parmiggiani: rinascere dal dolore. Un dono di Amei al Museo Pino Puglisi di Palermo, presso il Museo del Tesoro del Duomo, ad ingresso gratuito.
Tutte le tappe
Ad esporre l’opera saranno: Galleria San Fedele (27 marzo-9 aprile); Museo Diocesano “Adriano Bernareggi” di Bergamo (10-23 aprile); Collezione Paolo VI di Concesio, Brescia (24 aprile-7 maggio); Museo Baroffio e del Santuario del Sacro Monte di Varese (8-17 maggio); Museo del Tesoro del Duomo di Vercelli (18-25 maggio); Kronos – Museo della Cattedrale di Piacenza (26 maggio-8 giugno); Museo Diocesano del Capitolo di Cortona (9-22 giugno), Museo Diocesano di Fabriano (23 giugno-9 luglio), Museo Diocesano di Molfetta (10-26 luglio), Museo Diocesano San Matteo di Salerno (27 luglio-10 agosto), Museo Diocesano e del Codex di Rossano (11 agosto-26 agosto), Museo Diocesano Mons. Aurelio Sorrentino di Reggio Calabria (27 agosto-12 settembre).
Il progetto Rinascere dal dolore è reso possibile grazie al patrocinio di Fondazione Cariplo, dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto e la Fondazione Giovanni Paolo II.