Ciao a tutti! Oggi io ed il mio collega Daniele vogliamo parlarvi dell’evento che si è svolto sabato 9 aprile Primavera in Museo. La natura modella l’arte. Junior edition.
Un pomeriggio in museo per grandi e piccini
L’idea nasce dalla partecipazione della Fondazione del Museo del Tesoro del Duomo e Archivio Capitolare al progetto Dedalo Vola di ASL Vercelli, dedicato al benessere psico fisico dei cittadini. In particolare nel pomeriggio del 9 aprile era prevista una visita tematica al Museo dedicata alla natura, per il pubblico adulto.
Contemporaneamente doveva svolgersi l’attività promossa da Abbonamento Musei dal titolo Disegniamo l’arte. Un appuntamento rivolto ai più piccoli, ai quali, attraverso le attività svolte in museo, si vuole avvicinare all’arte. Lo scopo del nostro evento, sull’idea di quello per adulti, era distinguere il concetto di natura fantastica e da quello di natura reale.
L’evento
L’attività è stata distribuita su tutto il pomeriggio. Questo ci ha permesso di suddividerla in due parti. La prima, puramente narrativa, puntava a introdurre i bambini al percorso naturalistico interno al Museo, la seconda era un laboratorio didattico a tutti gli effetti, dove i bambini sono diventati gli artisti della giornata.
Nella parte narrativa io e Daniele ci siamo divisi gli argomenti principali. Lui si è occupato di far immergere i bambini in un mondo artistico rinascimentale, in cui la natura gioca un ruolo fondamentale nella decorazione delle opere. Successivamente, io ho accompagnato i bambini in un’esperienza al limite tra la fantasia e la realtà.
Gli ambienti
L’ambientazione ha giocato un ruolo fondamentale per la suggestione dell’evento. Non tutte le sale museali sono state utilizzate, ma solamente quelle che presentavano gli elementi necessari per le due parti dell’attività.
Più precisamente si è scelto di sostare nelle sale del piano superiore del Museo, caratterizzate dall’arte rinascimentale dell’arazzo con Battesimo di Cristo, e la sala al piano terra dove è esposta l’opera d’arte moderna di Giorgio Sambonet, caratterizzata dalla presenza delle decorazioni a “grottesca”, raffiguranti animali e scene di fantasia (ma non vi preoccupate vi spiegherò con calma).
Il laboratorio
La parte finale della giornata verteva su un laboratorio in cui i bambini si sono trasformati in artisti. Durante la parte iniziale dell’evento è stato chiesto loro di prendere appunti sulle varie opere viste, riportando in disegno i dettagli che li colpivano, così da utilizzarli successivamente come spunto, per disegnare sugli album forniti in omaggio dagli organizzatori. Ora però lascio la parola a Daniele che vi introdurrà nel ricco percorso che unisce la fantasia con la realtà.
Natura reale e…
Come anticipato da Lorenzo, io mi sono proposto di raccontare, coinvolgendo anche i nostri giovani ospiti, la mia visione della natura reale. A chiunque venga chiesto di disegnare qualcosa a piacere lo farà ambientandola in un contesto conosciuto. Questo è come ho introdotto il concetto di natura reale. Mi sono servito dell’arazzo presente nelle sale museali al piano superiore perché è l’ottimo esempio della riflessione appena proposta. L’arazzo raffigura una scena biblica, il Battesimo di Cristo, in un ambiente dove la natura è rigogliosa. Ciò è ben lontano da quello che le Scritture raccontano perché chi ha realizzato l’arazzo, si presuppone, non conoscesse bene il paesaggio circostante al fiume Giordano, quindi ha rappresentato l’evento in un ambiente sicuramente a lui più familiare. I bambini hanno capito subito e hanno iniziato ad elencare gli elementi naturali a loro noti. Dagli animali sullo sfondo alle piante nella cornice. La costante era la non traccia di elementi fantastici, come vi racconterà adesso Lorenzo.
…Natura fantastica
Finita la prima parte ci siamo diretti nella sala del Museo dove sono conservate le legature preziose dei Codici A e C. Qui, alle pareti, sono presenti resti degli affreschi cinquecenteschi del palazzo, illuminati ad hoc per l’occasione. Da queste immagini ho iniziato a introdurre l’argomento della natura fantastica ai bambini, mostrando loro i paesaggi immaginari raffigurati negli affreschi. Poi ci siamo diretti nella sala adiacente, sempre con affreschi coevi, dove è conservata l’opera d’arte moderna di Giorgio Sambonet. Qui i bambini hanno potuto ammirare le decorazioni della stanza a tema fantastico, con draghi e cavalieri. Appena arrivati, ormai navigati dalla prima parte, i bambini si sono subito messi a disegnare ciò che vedevano e nel mentre ho continuato a parlare dell’argomento coinvolgendoli con domande ed aneddoti sugli animali fantastici.
Al termine, ci siamo spostati nell’aula predisposta per il laboratorio, dove i bambini hanno potuto riportare su carta ciò che hanno copiato in schizzo nelle sale museali, arricchendo le scene con altri elementi e colorandole.
Sensazioni personali
Questa esperienza è stata costruttiva in ogni ambito. L’organizzare un evento a partire da zero ha richiesto uno sforzo e una collaborazione a pieno. Ogni dettaglio doveva essere curato e ogni eventualità presa in considerazione. Di certo ci ha unito come gruppo e come squadra soprattutto nel momento in cui ci siamo divisi i compiti, ammettendo ognuno i propri punti deboli. Dovesse ripresentarsi, prima della fine del nostro servizio, una possibilità simile a questa partiremmo con una buona base e con dell’esperienza.
D’altronde uno dei valori del Servizio Civile Universale è il mettersi in gioco e accettare qualsiasi tipo di sfida. Ci sembra, dopo questa giornata, di aver appreso a fondo ciò.
Il feedback dei giovani partecipanti è stato più che positivo. Diversi di loro hanno espresso la volontà di tornare a visitare il Museo per scoprire altre curiosità e di intraprendere nuovi percorsi offerti dalla Fondazione.
La felicità del pubblico a fine evento è forse il traguardo maggiore tra i diversi ottenuti durante quest’anno di servizio.
Daniele e Lorenzo, operatori volontari Servizio Civile Universale.