Il tempo in cui viviamo è rapido, frenetico. Le nuove tecnologie hanno assottigliato le distanze spazio-temporali. Il videogioco è sempre più realistico e innovativo.
I nativi digitali, i Millennials (nati tra il 1981 e il 1996) e la Generazione Z (nati dal 1997 a oggi), hanno sviluppato nuovi sistemi di interazione con il mondo che li circonda, molto distanti da quelli utilizzati dai propri genitori.
Per questo motivo è necessario che un Museo, sintetizzabile come uno spazio culturale aperto e comunicativo, pensi a nuove strategie di interazione con le attuali giovani generazioni.
In queste delicate settimane di emergenza Covid-19, si è dovuto ripensare al rapporto che gli spazi culturali pongono in considerazione al pubblico che li visita, facendosi così una domanda chiara e netta: solamente chi popola in modo fisico può essere considerato un utente? E’ da ciò che si è reso assolutamente necessario creare un binomio non divisibile tra il visitatore reale e quello virtuale. Ampliando così, finalmente, gli orizzonti museali.
God save the nerd!
Da sempre è nostro obiettivo rendere fruibile nel miglior modo possibile il patrimonio. E’ per questo motivo che, negli anni, abbiamo deciso di investire, tempo e forza lavoro, in progetti che permettessero un forte coinvolgimento del pubblico, rendendo così ogni esperienza utente centrica.
Sulla scia di queste visite esperienziali abbiamo voluto concentrarci su uno dei nuovi attuali trend: il gaming.
Siamo lieti di presentarvi: God save the nerd! Realtà aumentata al #mtdvercelli, sostenuto da Compagnia di San Paolo (bando Luoghi della cultura 2019), finalizzato alla creazione di un videogioco in realtà aumentata del Museo del Tesoro del Duomo.
La realtà aumentata non sarà fantascienza, ma un’esperienza di inclusione utente centrica. L’obiettivo è infatti quello di coinvolgere attivamente tutto il pubblico che varcherà le porte del Museo, per creare emozionanti momenti di interazione con il nostro patrimonio. Tutto ciò si è reso possibile anche grazie agli esperti dell’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR di Palermo, che sta sviluppando il videogioco, e di Bepart, società milanese specializzata in realtà aumentata.
Hwaet! The Vercelli Book Saga
Un dialogo diretto tra le nostre collezioni e gli utenti, così in questi mesi, ci siamo chiesti quale fosse il miglior “interlocutore” possibile, ma la risposta è stata immensamente facile: il Vercelli Book! Un manoscritto che riesce a includere e stupire diverse generazioni, creando una miscellanea di emozioni. Fantasie e leggende insite nel manoscritto anglosassone, riescono a rendere vicino un passato lontano mille anni.
Sarà il Vercelli Book, con le sue molteplici storie, a raccontare il patrimonio di Museo e Biblioteca.
Una narrazione emozionale, in cui il videogioco evocherà l’immaginario e le atmosfere medievali grazie alla forte componente artistica che lo caratterizza.
Un videogioco per cambiare
Giocare con la cultura. Emozionarsi con la storia. Entrare in contatto con il passato, comprenderlo attraverso il videogioco. Questo è Hwaet! The Vercelli Book Saga, un videogioco destinato a portare cambiamenti.
A seguito dei mutamenti di fruizione legati all’emergenza Covid-19 ci si è soffermati anche sulle modalità di gioco. Per questo, alla versione disponibile in Museo, si sta lavorando per la creazione di un videogioco disponibile online.
Cambieremo noi, guardando con occhi diversi il patrimonio custodito e, soprattutto, il pubblico da coinvolgere. Cambieranno il Museo e la sua percezione, rinnovandosi nei linguaggi per affermare nuovamente i suoi contenuti, senza però abbassarne il valore. Cambierà il pubblico. Verrà traghettato verso esperienze emozionali uniche, capaci di far entrare in connessione profonda le differenti generazioni e i tesori del nostro comune passato.
Ascolta l’intervista al nostro direttore, su VercelliWeb.TV